giardino_piccolo

Un recinto d’aranci e limoni

giardino_piccolo_2

 

Benedetto Croce abitò a Napoli, nei pressi di Piazza del Gesù. Dal suo balcone poteva scorgere il campanile del monastero di Santa Chiara, come lui stesso descrive in ‘Storie e leggende napoletane’, una raccolta di scritti che esprime quanto il grande filosofo, storico, politico, scrittore italiano, fosse rimasto per tutta la vita legato alla città e alla storia di Napoli. Deve essersi affacciato spesso a guardare i tetti da quel palazzo Filomarino che egli scelse come dimora – lo acquistò forse spinto dal pensiero che vi avesse risieduto Giovanbattista Vico, da lui molto apprezzato – e deve essersi soffermato più volte ad immaginare la vita e il silenzio che riempiva il chiostro delle clarisse. Egli, personaggio pubblico, che visse in un’epoca non semplice dal punto di vista politico (ricordiamo la sua posizione inizialmente di vicinanza e poi di rottura nei confronti del fascismo, fino alla stesura del Manifesto degli intellettuali antifascisti), deve aver vagheggiato spesso di riposare sul guanciale di una vita più tranquilla. Fausto Nicolini, amico di Croce, raccolse questa sua delicata confidenza:

…Eppure, quando mi sorprendo a sognare, sapete quale aspirazione trovo nel fondo della mia anima, qual è l’immagine nella quale essa si bagna e riposa? Un convento secentesco napoletano, con le sue bianche celle e il suo chiostro, che ha nel mezzo un recinto d’aranci e limoni, e fuori, il tumulto della vita festosa e superba che batte invano alle sue alte muraglie…

Manifesto di tutti quegli animi nobili, la cui fama deriva da una profonda dedizione allo studio nella ricerca della verità, continuamente assediati da una società chiassosa, rappresenta la necessità di silenzio e raccoglimento di chi riveste inevitabilmente un ruolo pubblico, ma anche di tutti gli animi gentili che soprattutto in questi nostri tempi vengono strattonati da un mondo che urla di continuo verità unite a falsità. Così come le immagini a corredo di questo post, che ritraggono un piccolo giardino che l’inverno colora dei gialli e aranci degli agrumi, e protetto da antichi muri, è un invito al silenzio, allo studio, alla contemplazione, alla coltivazione di una bellezza che viene preservata in ragione della sola possibilità di riuscire ad intuirla.

giardino_piccolo_3

 

Condividi

Potrebbe interessare anche

Lascia un Commento

Indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *